DETTAGLI DIMENTICATI?

CREA ACCOUNT

Storie Gravity

TRANSLAGORAI CLASSIC RUN

Scritto da Francesco Paco Gentilucci

Partiamo da un presupposto: alcuni percorsi nascono sotto la spinta di qualche organizzatore di eventi o di aziende di promozione del territorio o turistiche. Altri, invece, nascono perché esistono già, perché sono logici e lineari. 

Translagorai è uno di questi: ancora prima che esistesse un’ufficialità il percorso già esisteva, poiché non c’è nulla di più logico di una traversata da un punto A a un punto B, che collega un’intera catena montuosa. Un po’ come arrivare sulla cima di una montagna o come la circumnavigazione di un massiccio montuoso. Parte del fascino di Translagorai è dovuto proprio alla sua logica.

Un altro aspetto che rende Translagorai affascinante è che è uno degli ultimi angoli di Trentino in cui non c’è traccia di orde di turisti tedeschi, di bambini urlanti, di chioschetti di hot dog e di terrazze di cemento per fare ammirare il panorama alle persone di città. Anche per il fatto che le cime del Lagorai non sono molto alte e sono considerate secondarie rispetto a quelle delle valli vicine, questo gruppo montuoso si è salvato dal turismo di massa e dalle comode strade asfaltate fatte per arrivare in quota senza sporcare di polvere la macchina. 

Sfortunatamente, tutto ciò sta cambiando, con la progettazione di interventi di “miglioramento” territoriale, pensati per riempire il portafoglio di qualcuno ma che distruggeranno la wilderness di questi luoghi. 

Per quanto riguarda noi corridori, il fatto che in questa traversata selvaggia e disabitata la logistica sia complicata e spesso sia necessario arrangiarsi – ad esempio senza fare gli schizzinosi quando si tratta di bere da un ruscello, perché mancano fontanelle e bar – non fanno che accrescerne il fascino e l’unicità. 

Insomma, più persone ci sono in un luogo e più la sua autenticità va a farsi benedire, troveremo più spazzatura e meno fauna selvatica; insomma, meno Natura. Se negli USA è facile trovare luoghi ancora autentici grazie alle dimensioni del territorio, in Italia è ormai pressoché impossibile.

Il percorso della Translagorai, convenzionalmente. viene percorso a piedi in 5/7 giorni. I chilometri sono circa 80 e il dislivello positivo si aggira sui 6000 metri. Le cifre lasciano il tempo che trovano perché, ancora una volta, il paragone numerico con le gare ufficiali e i percorsi più antropizzati lascia il tempo che trova. Noi stessi organizzatori diamo numeri spannometrici, mai precisi, perché crediamo sia giusto che la Translagorai mantenga questa sua caratteristica. Come abbiamo detto il percorso esisteva già, non abbiamo inventato nulla: abbiamo solo preparato un file GPX collegando i sentieri per noi più logici tra quelli già esistenti.

L’idea alla base della storia di Translagorai Classic è molto semplice: se arrivi in fondo in meno di 24 ore vinci un adesivo. Come è facile intuire, le persone che sono a caccia di un riscontro materiale, di vana gloria e di medaglie da sfoggiare, qui non troveranno ciò che cercano.

Translagorai Classic non è una gara, è un’esperienza personale in cui ci si trova da soli, o con qualche amico, per provare ad arrivare in fondo alla traversata.

 

Il comitato organizzatore (Paco, Filippo e Luca) si è attenuto a delle semplicissime regole:

Note: Sei liberissimo di fare quello che vuoi, ma queste sono le semplici regole a cui i primi ripetitori si sono attenuti

  • Pacer ammessi, puoi farti accompagnare da chi vuoi
  • Devi essere indipendente, se decidi di mollare a metà percorso devi trovarti un mezzo, un autostop o tornare alla partenza a piedi.
  • La traccia viene fornita su richiesta. 
  • Non esiste materiale obbligatorio, devi arrangiarti. 
  • Presenta la traccia e mandaci l’indirizzo di casa per ricevere l’adesivo se corri in meno di 24 ore
  • Sii umile, chiedi consigli e non viverla come un’impresa personale, nessun eroismo, a nessuno interessa sul serio quello che fai, ma l’attitudine con cui lo fai.

 

Il prossimo 17 luglio ci si ritroverà assieme a degli amici per provare la traversata, partendo la sera dalla Panarotta (nel senso inverso rispetto allo scorso anno). Nella stessa data ci sono molte gare ufficiali, che consigliamo a tutti coloro che sono alla ricerca di una gara tradizionale, in quanto quello che impiegherà meno tempo a percorrere Translagorai Classic non vincerà un bel niente, se non lo stesso adesivo di coloro che arriveranno in fondo alla traversata in 23 ore e 59 minuti.

Al momento non abbiamo idea di quante persone ci saranno al via, e poco ci interessa. Importa solo l’anima di questa traversata senza tempo; nonché di riportare il nostro sport al minimo necessario per divertirsi: un percorso sensato, degli amici, il ridimensionamento del nostro ego, un sacco di fatica senza eroismo né gloria.

***

Coros supporta Translagorai e, pur sapendo che il vero premio è la traversata stessa sarà al fianco della Dea Bendata nell’estrazione di un orologio che vi accompagnerà nelle prossime esperienze.

Qui per leggere di Translagorai Classic Run 2020, scritta da chi l'ha vissuta

TORNA SU